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Comunicato alla Categoria – incontro Autorità dei Trasporti (report dettagliato)

CONFARTIGIANATO TAXI

S.A.Ta.M./C.N.A.

TAM/ACAI
CONFCOOPERATIVELEGACOOP
Comunicato alla Categoria
Martedì 17 febbraio 2015, a Torino si è tenuta l’audizione presso l’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
Erano presenti i rappresentanti nazionali delle Associazioni e Organizzazioni di della Categoria e numerose articolazioni territoriali delle stesse.
L’Autorità era presente al completo, il presidente Andrea Camanzi, i commissari Barbara Marinali e Mario Valducci e il Segretario Generale Daniele Cabras.
Premessa
Il Presidente Camanzi ha esposto l’atteggiamento dell’Autorità, durante i lavori, improntato al massimo rispetto per gli operatori del Trasporto Pubblico non di linea che effettuano un lavoro importante per la collettività ed il cui patrimonio non deve andare disperso. L’Autorità è favorevole alla integrazione e complementarietà del servizio taxi al TPL e vorrebbe capire se vi sono sinergie e proposte possibili per garantire, in una fase di profonda trasformazione e minori risorse per i Comuni, il soddisfacimento della domanda di mobilità dei cittadini.
Il parere che risulterà al termine delle audizioni sarà inviato alle Regioni e ai Comuni, unici enti che hanno competenza nel settore che dovranno attuare i provvedimenti suggeriti dall’Autorità.
Regioni e Comuni che, in alcuni casi, non hanno esercitato compiutamente le loro competenze, mentre in altri hanno regolato il settore a livelli di eccellenza.
Ribadisce che nella convocazione vi sono tutti gli elementi che l’Autorità intende valutare ritenendo, per la vastità degli argomenti siano necessarie ulteriori convocazioni su temi definiti. Invita i presenti a produrre o inviare memorie e scritti che saranno attentamente valutati.
Tutto il materiale e le decisioni dell’Autorità saranno posto a disposizione nel sito istituzionale a garanzia della trasparenza del procedimento.
Metodi e campi di analisi per la formulazione del parere
In modo sintetico illustra il proseguo dei lavori che verte su una analisi dei seguenti elementi per i quali è fondamentale il contributo e l’esperienza dei rappresentanti convocati:
• Visione del mercato del trasporto pubblico non di linea;
• Problematiche e criticità;
• dinamiche di sviluppo e risposte alla mobilità
Questi elementi sono influenzati da due fattori esterni da considerare:
• Riduzione dell’inquinamento attraverso l’utilizzo di veicoli a bassa emissione, minor utilizzo dei veicoli privati e maggior tasso di occupazione per tutti i veicoli;
• Nuove tecnologie e sistemi che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta;
L’Autorità intende verificare:
• Le condizioni di accesso al mercato e il regime delle licenze e delle autorizzazioni
• L’attività di trasporto persone tra privati, il ride sharing e i servizi di cortesia attraverso strumenti di peer to peer.
L’Autorità ha i compiti previsti dall’art. 37 lett. m) del d.l. 1/2012 che limita le competenze al settore taxi ma ribadisce che utilizzando i poteri della legge istitutiva L. 481/1995 può predisporre atti di segnalazione a Governo, Parlamento, Regioni, Comuni con i quali proporre modifiche alla legislazione vigente.
Interventi dei rappresentanti sindacali
I rappresentanti hanno ribadito: la difficoltà di avviare un confronto con l’Autorità in pendenza di un provvedimento governativo di prossima emanazione, di cui non si conoscono scopi,

obbiettivi e motivazioni in quanto il settore ha dato e continua a dare risposte efficaci alla domanda di mobilità.
L’esigenza di avere ulteriori occasioni di confronto vista la vastità degli argomenti;
Il principio di territorialità delle licenze e delle autorizzazioni e il contrasto ad ogni forma di abusivismo.
I limiti delle competenze dell’Autorità che si fermano al settore taxi e non a NCC e nuove tecnologie.
La necessita che le Regioni attuino la programmazione come stabilito dalla l. 21/92 e la necessità di istituire un registro unico che classifichi il settore.
Il livello di eccellenza del settore improntato a qualità, professionalità e sicurezza, in grado di rappresentare le esigenze di mobilità ed una domanda sempre più segmentata grazie alle iniziative degli organismi economici previsti dalla l. 21/92 che operano nel rispetto della normativa vigente a differenza di soggetti esterni che applicano mere logiche di profitto, valorizzando l’asimmetria informativa, non corrispondenti al servizio pubblico erogato.
Quanto fatto è stato attuato con la legislazione vigente e quindi se si sono raggiunte eccellenze con questo livello di regolazione non si comprendono i motivi per i quali intervenire.
La richiesta di inviare una raccomandazione al Governo che nelle more delle determinazioni dell’Autorità veda la sospensione dei servizi erogati da soggetti privati in contrasto con le norme.
La richiesta di precisare le ragioni della convocazione nei prossimi giorni di un soggetto privato che opera al di fuori della legge ed aver invece dimenticato di convocare gli organismi economici previsti all’art. 7 della legge 21/92.
La necessità di conoscere la posizione della Autorità rispetto alle nuove tecnologie che operano in contrasto con la 21/92.
Il Presidente dichiara di agire in piena trasparenza e totale indipendenza e per tali ragioni, al fine di avere tutti gli elementi per assumere le proprie determinazioni ritiene utile ascoltare ogni parte in causa.
Precisa altresì che l’Autorità è operativa da poco più di un anno e che non gli si possono addebitare colpe per quanto non fatto in decenni da chi aveva la competenza.
A questo punto alcuni rappresentanti lasciano l’aula in ragione del fatto che non hanno ottenuto risposte soddisfacenti in ordine alla intenzione della autorità di convocare un soggetto privato multinazionale consentendo allo stesso di vedere riconosciuta una attività che si ritiene illegale.
Conclusioni del Presidente Camanzi
Il Presidente conferma la disponibilità di riconvocare i rappresentanti per approfondire ogni aspetto oggi emerso.
Dichiara che nei prossimi giorni, saranno convocati anche altri soggetti economici che utilizzano piattaforme tecnologiche, comprese le centrali radiotaxi.
Chiarisce che il settore taxi ed Ncc, in quanto trasporto pubblico non di linea, debbono rimanere regolati all’interno delle legge 21/92.
Comunica che il governo ha intenzione di attuare i decreti attuativi ex art. 29 uno quater e per tale ragione l’Autorità fornirà tutti gli elementi e i suggerimenti necessari sulla base di quanto emergerà nei prossimi incontri sia con il settore taxi che con il settore Ncc.
Milano, 18 febbraio 2015

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