Istituzione non elettiva, composta da falsi esperti lautamente stipendiati con soldi pubblici, esegue il compito di favorire i grandi gruppi multinazionali a scapito delle piccole imprese e dei lavoratori e propaganda l’ideologia del cosiddetto libero mercato e della fittizia libera concorrenza, utile solo agli interessi dei potenti. Eliminandola, la politica può liberarsi delle pastoie in cui tale autorità vuole costringerla, tornando a decidere per gli interessi di molti e non di una minoranza.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Antitrust è intervenuta nel giudizio UBER BLACK contro i Taxi pendente dinanzi al Tribunale Civile di Roma
Il S.A.Ta.M. comunica che oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Antitrust è intervenuta nel giudizio UBER BLACK contro i Taxi pendente dinanzi al Tribunale Civile di Roma.
Inutile nascondere la nostra profonda delusione dinanzi a questa decisione – unica nel suo genere – di una Autorità pubblica (che peraltro dovrebbe tutelare la libertà dei mercati) di inserirsi in un giudizio tra privati per difendere le posizioni di una MULTINAZIONALE che mira a diventare la monopolista mondiale del trasporto persone a corto raggio e che già quattro giudici italiani, negli ultimi due anni, hanno ritenuto operare in contrasto con le nostre leggi e in concorrenza sleale nei confronti di LAVORATORI italiani che pagano le tasse in Italia… ossia di tutti noi.
Segnaliamo, inoltre, che l’Autorità Antitrust ha deciso di farsi rappresentare in questo giudizio non dall’Avvocatura dello Stato (ossia dalla struttura legale che difende tutte le amministrazioni pubbliche statali gratuitamente), bensì da un avvocato di libero foro…!
Beh saremmo proprio curiosi di sapere quanti soldi pubblici sono stati investiti per pagare la parcella che questo avvocato legittimamente pretenderà dall’Autorità Antitrust come compenso della propria attività professionale.
Segnaliamo, infine, che sempre contro di noi e a favore di UBER è anche intervenuta l’Associazione dei consumatori ALTROCONSUMO… sul punto proprio non vogliamo nemmeno perdere tempo ad esprimere il seppur minimo commento.
Ricordiamo a tutti che l’udienza (potrebbe anche essere l’unica dell’intero processo) si terrà il prossimo 5 maggio… Dobbiamo restare uniti e continuare a sperare nella Magistratura e nella Giustizia.