MILLEPROROGHE – DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2016, n. 244

Decreto Milleproroghe 2016

Prorogato al 31 dicembre 2017 il termine per l’adozione di Urgenti Misure Attuative previste dalla Legge 22 maggio 2010, n. 73, relative al c.1 quater dell’art. 29 del decreto milleproroghe del 2008

  1. Ai fini della rideterminazione dei principi fondamentali della disciplina di cui alla legge 15 gennaio 1992, n. 21, secondo quanto previsto dall’articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, ed allo scopo di assicurare omogeneità di applicazione di tale disciplina in ambito nazionale, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza Unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono adottate, entro e non oltre il 31 dicembre 2016 31 dicembre 2017, urgenti disposizioni attuative, tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio di taxi e del servizio di noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia. Con il suddetto decreto sono, altresì, definiti gli indirizzi generali per l’attività di programmazione e di pianificazione delle regioni, ai fini del rilascio, da parte dei Comuni, dei titoli autorizzativi.
    (comma modificato dall’art. 17 della legge n. 134 del 2012, poi dall’art. 4, comma 4, legge n. 15 del 2014, poi dall’art. 8, comma 1, legge n. 11 del 2015, poi dall’art. 7, comma 5, legge n. 21 del 2016  
    DECRETO MILLEPROROGHE

PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE TAXI

Proclamazione stato di agitazione Taxi 
La Regione Lombardia che delibera:
• Adeguamento tariffario incoerente
• Turni di servizio taxi per pochi
Le regole uguali per tutti dove sono finite?
Le Associazioni Sindacali della Categoria Taxi esprimono grave sconcerto e preoccupazione per l’atteggiamento e gli atti conseguenti tenuti da Regione Lombardia e dal rappresentante del Comune di Milano, nella gestione del servizio Taxi all’interno del sistema di bacino tri-provinciale Lombardo.
L’emissione della recente delibera della Giunta Regionale N. X/6025 assunta nella seduta del 19 dicembre 2016, avente ad oggetto le determinazioni in materia di servizio taxi del bacino aeroportuale lombardo ci obbliga a prendere una dura decisione di opposizione attivando lo stato di agitazione della categoria.
La posizione espressa da Regione Lombardia e che coinvolge più di 5000 taxi dell’area metropolitana Milanese nei modi e nei tempi in cui è stata prodotta la delibera del 19 dicembre 2016 è ormai chiara; l’Assessore regionale competente, CON IL CONSENSO DEL COMUNE DI MILANO CHE RAPPRESENTA OLTRE IL 90% DELLA FLOTTA TAXI PRESENTE NELL’INTERO BACINO, NON ha nessuna intenzione di proseguire sulla strada del dialogo collaborativo e costruttivo che ha caratterizzato, con accordi poliennali ed annuali, gli ultimi dodici anni di attività di regolamentazione del servizio portando il servizio taxi del Sistema Aeroportuale Lombardo tra i primi posti in Europa ed un “UNICUM” di regolazione a livello mondiale.
Le scriventi Associazioni Sindacali proclamano lo stato di agitazione della Categoria Taxi riservandosi di prendere le iniziative sindacali opportune che riterremo più idonee per garantire una sempre migliore efficacia ed efficienza del servizio a tutela di utenti e operatori.

Le Associazioni Sindacali

Milano, 30 dicembre 2016
Prot. 39/16

DELIBERA X 6025 19 12 2016 TURNI E TARIFFE

Report Conferenza_20 luglio 2016

UBER-BLACK – Presentato ricorso urgente contro il Gruppo UBER

Informiamo i colleghi di aver presentato, insieme ad altre Associazioni Sindacali, Organismi economici e operatori Taxisti e Noleggiatori, al Tribunale Civile di Roma – con l’assistenza di un team di legali coordinato dall’avv. Marco Giustiniani dello Studio Legale Pavia e Ansaldo – un ricorso urgente ex art. 700 c.p.c. contro il Gruppo UBER allo scopo di bloccare in tutta Italia l’esercizio della forma di trasporto UBER-BLACK.
Nell’inerzia delle istituzioni che ci avrebbero dovuto difendere, nel silenzio del Parlamento che avrebbe dovuto far sentire la nostra voce, siamo stati costretti ad avviare questa nuova battaglia giudiziaria a tutela del nostro lavoro e per il rispetto delle leggi vigenti nel nostro Paese.
Noi, una volta ancora, ci abbiamo messo la faccia!
E lo sappiamo: sarà dura!
Ma proprio per questo avremo bisogno dell’appoggio di tutti voi.
Abbiamo fiducia nella magistratura che saprà, anche in questa occasione, ripristinare quella legalità nel nostro settore che le altre istituzioni, per troppo tempo, hanno invece voluto tralasciare.
La prima udienza è fissata per la seconda decade di gennaio.

UBER-POP – Udienza Causa innanzi al Tribunale di Torino

Il S.A.Ta.M. comunica che nella giornata odierna si è tenuta la nuova udienza sulla causa UBER-POP dinanzi al Tribunale di Torino.

I nostri avvocati – a fronte dell’ennesima richiesta di UBER di rinviare la questione in Corte di Giustizia Europea – hanno ribadito le nostre posizioni a difesa della Categoria tutta e della nostra legge quadro di settore volta a contrastare chiunque intenda svolgere la professione di taxista in modo abusivo.

L’iter della causa sarà ancora abbastanza lungo.

Si prevede uno scambio tra le parti di ulteriori difese scritte e poi una udienza finale.

Ci si attende la sentenza tra la primavera e l’estate del 2017.

“Sino ad allora – in ogni caso – il servizio UBER-POP resterà vietato in tutta Italia”.

Milano, 30 novembre 2016

 

 

 

REGOLAMENTO DEL BACINO DI TRAFFICO DEL SISTEMA AEROPORTUALE DEL SERVIZIO TAXI

Regione Lombardia

 

La Giunta

 

Deliberazione N° X / 1602 Seduta del 04/04/2014

 

DELIBERA
1. di recepire tutte le raccomandazioni formulate dalla V Commissione
consiliare ad eccezione dell’inserimento del nuovo comma 1) bis all’articolo
59 diretto a consentire il trasferimento della licenza nelle more del
procedimento per la dichiarazione di decadenza;
2. di recepire i suggerimenti di drafting formulati dal Comitato e di eliminare,
tra i requisiti necessari per il rilascio della licenza taxi, la conoscenza della
lingua italiana per i cittadini dei paesi dell’Unione Europea e gli stranieri;
3. di approvare il Regolamento avente ad oggetto “Regolamento del bacino
di traffico del sistema aeroportuale del servizio taxi”, così come riportato
nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul B.U.R.L. e sul sito istituzionale della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità.

2014_regolamento_taxi_regione_lombardia

Ampliamento del contingente delle licenze taxi dei comuni già integrati nel bacino aeroportuale lombardo – Infrastrutture e Mobilità – Regione Lombardia –

Ampliamento del contingente delle licenze taxi dei comuni già integrati nel bacino aeroportuale lombardo

L’ampliamento del contingente delle licenze taxi dei comuni già integrati è deliberata con atto della Giunta regionale, in conformità all’art. 37, c. 2, lett. m), del d.l. n.201/2011 (che prevede l’acquisizione di preventivo parere da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti), sentita la Conferenza del servizio taxi, su istanza dei Comuni interessati, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente.I Comuni integrati nel bacino possono dunque presentare alla Giunta regionale istanza di ampliamento del proprio contingente di licenze taxi (ai sensi dell’art. 2 commi 1 e 2 del r.r. n. 2/2014 “Regolamento del bacino di traffico del sistema aeroportuale lombardo del servizio taxi che dia conto dei seguenti elementi riguardanti l’intero bacino:

  • densità della popolazione;
  • estensione territoriale dei Comuni integrati nel bacino, anche in caso id integrazione di nuovi Comuni, e relative caratteristiche;
  • intensità dei movimenti aeroportuali, ferroviari, turistici, culturali, di cura, di soggiorno, di lavoro;
  • insediamenti di nuove infrastrutture di rilevante e continuativo impatto sul territorio, quali ad esempio ospedali, università e poli fieristici che comportino un incremento della domanda dell’intero bacino;
  • indicatori territoriali, di mobilità e socio-economici;
  • analisi delle esigenze di mobilità su relazioni a domanda debole, ad integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale;
  • domanda inevasa rilevata dalle indagini svolte sull’offerta del servizio nell’ambito del bacino aeroportuale;
  • adempimento, da parte dei Comuni interessati, degli obblighi di cui al regolamento e successive attuazioni.

Il procedimento non può essere sostituito da una dichiarazione dell’interessato, in quanto l’atto è di un Ente Locale e non comporta costi.