Delega al governo – DDL 2085A

Il Disegno di legge Concorrenza 2085A è in discussione al Senato della Repubblica, è stato preannunciato la presentazione di un maxi emendamento del governo predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico e annunciando la volontà di porre la fiducia al provvedimento, affinché possa essere licenziato entro il mese di maggio anche alla Camera dei Deputati.
La delega al governo, relativamente alla revisione della disciplina del trasporto pubblico non di linea (Legge 21/92), prevista all’art. 71 del testo di legge licenziato dalla Commissione del Senato, è stata inserita al punto 180 e seguenti del provvedimento.

Il testo del punto 180:

“Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore delle presente legge, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e del Ministro dello sviluppo economico, previo parere della Conferenza unificata, sentiti le associazioni di categoria comparativamente più rappresentative a livello nazionale e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea, nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) prevedere una disciplina per gli autoservizi non di linea che provvedono al trasporto collettivo o individuale di persone che contribuisca a garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini e che assicuri agli autoservizi stessi una funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea ferroviari, automobilistici, marittimi, lacuali e aerei;
b) adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti;
c) promuovere la concorrenza e stimolare più elevati standard qualitativi;
d) assicurare una miglior tutela del consumatore nella fruizione di un servizio garantendo una consapevole scelta nell’offerta;
e) armonizzare le competenze regionali e degli enti locali in materia, al fine di definire comuni standard nazionali;
f) adeguare il sistema sanzionatorio per le violazioni amministrative, individuando sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione, anche ai fini di contrasto di fenomeni di abusivismo, demandando la competenza per l’irrogazione delle sanzioni amministrative agli enti locali ed evitando sovrapposizioni con altre autorità”.

Purtroppo delle proposte di modifiche all’art.71 presentate ai ministeri MIT e MISE non si trova traccia e questo ci preoccupa molto.
Voglio ricordare che il ministro Del Rio aveva anticipato nel corso dell’incontro del 22 marzo u.s., che il ministero aveva pronti alcuni emendamenti per rendere il testo il “più vicino possibile al testo che il governo presento’ in Commissione nel luglio 2016”.

Resta il rammarico che in questo particolare momento la Categoria non è unita come doverosamente dovrebbe essere, ai rappresentanti sindacali nazionali chiedo di mettere da parte le proprie posizioni, a volte anche personalismi, ed elaborare una strategia sindacale che permetta di superare la forzatura del governo.

La Repubblica – Sabato 15 aprile 2017 Salta lo stop a Uber

La Repubblica – Sabato 15 aprile 2017

Salta lo stop a Uber

I giudici hanno fissato la prima udienza per il 5 maggio, per discutere il merito del ricorso. <<È il nostro auspicio – spiega Raffaele Grassi del Satam, il sindacato più rappresentativo dei conducenti di auto bianche milanesi – e che in quella sede e va confermato quello che dieci giorni fa’, i giudici hanno già stabilito. Ovvero, che Uber fa concorrenza sleale. Non abbiamo intenzione di bloccare il servizio, vogliamo leggere le motivazioni che hanno portato all’accoglimento della sospensiva. Certo è, però, che speravamo in un esito diverso>>.
Il sindacato, all’indomani della sentenza, aveva annunciato anche la volontà di chiedere a Uber i danni. <<Adesso, aspettiamo la decisione definitiva – ragiona Grassi -. Sicuramente quello che noi vorremmo è che il governo passasse dalle parole ai fatti. È intervenisse in modo serio per normare il settore, come aveva detto che avrebbe fatto con un decreto. Del quale, però, non ci sono notizie al momento>>.

Alessandra Corica

Uber Black 14 aprile 2017

Colleghi, come anticipato nei giorni scorso, vi comunichiamo che il Gruppo UBER ha presentato un reclamo contro l’ordinanza del Tribunale di Roma del 7 aprile scorso. Il Presidente della Sezione ha fissato l’udienza per la discussione del giudizio di secondo grado al prossimo 5 maggio 2017.
In attesa della fine di tale giudizio (che si ipotizza arrivare entro la prima metà di giugno), il Presidente ha ritenuto – inaudita altera parte –
(Questa espressione latina indica i casi in cui il giudice provvede sulla base della semplice richiesta della parte, debitamente documentata, senza che la controparte possa intervenire, se non in un momento successivo e solo eventuale), di congelare il blocco dell’APP Uber-Black in considerazione degli effetti irreversibili che deriverebbero dall’esecuzione della stessa a carico del Gruppo UBER.
Abbiamo già dato mandato ai nostri avvocati di predisporre le difese per questa nuova battaglia.
Noi continueremo a lottare per la legalità.

La Presidenza

Il Tribunale di Roma ha ordinato il blocco e l’inibizione del servizio Uber-Black su tutto il territorio italiano

Il S.A.Ta.M. comunica agli Associati che, in data odierna, è stata pubblicata la sentenza con la quale il Tribunale Civile di Roma ha ordinato il blocco e l’inibizione del servizio Uber -Black su tutto il territorio italiano per accertata concorrenza sleale nei confronti degli operatori del servizio Taxi.

Ringraziamo tutti gli Associati e la Categoria tutta per la fiducia che ci ha dato in questa AZIONE GIUDIZIARIA contro uno dei più grossi colossi economici multinazionali arrivato in Italia per sottrarci il lavoro violando le leggi esistenti.

Uber Black – Ordinanza 7 Aprile 2017

 

Tariffe e Turni – Il TAR Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva della Deliberazione regionale X 6025/16

Il TAR Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare per carenza del requisito del periculum in mora.

In sostanza il Tar ci dice che:

  1. a) quanto alla riduzione tariffaria, questa è attualmente congelata quindi allo stato non c’e’ danno attuale.
  2. b) quanto ai turni, poiché la nuova turnazione parte a giugno e si tratta solo di una sperimentazione anche in questo caso non c’è un danno attuale

********************************************************************************************

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 540 del 2017, proposto da Associazione sindacale SATAM/CNA,Sindacato artigiano taxisti di Milano e provincia, in persona del legale rappresentante pro tempore,  Raffaele Grassi ed altri,

contro

la Regione Lombardia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Lucia Tamborino, con domicilio eletto presso l’Avvocatura regionale, in Milano, piazza Città di Lombardia n. 1;

omissis

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio della Regione Lombardia;

Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 marzo 2017 il dott. Diego Spampinato e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto:

– non sussistere il pregiudizio grave ed irreparabile, atteso che il sistema di turnazione decorrerà dal 1 giugno 2017 ed avrà un periodo sperimentale di un anno, mentre il sistema di adeguamento tariffario risulta rinviato;

– quindi che la domanda cautelare debba essere rigettata;

– che, per la complessità delle questioni trattate, sussistano eccezionali motivi, ai sensi degli artt. 26, comma 1, 57, cpa e 92 cpc, per disporre l’integrale compensazione delle spese della presente fase cautelare tra tutte le parti in causa (in punto di spese si rinvia alla sentenza di questa Sezione 2 febbraio 2015, n. 355);

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione III), rigetta la domanda cautelare e compensa le spese della fase.

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Milano nella camera di consiglio del giorno 28 marzo 2017 con l’intervento dei magistrati:

Ugo Di Benedetto, Presidente

Alberto Di Mario, Consigliere

Diego Spampinato, Consigliere, Estensore

Da Assegnare Magistrato, Consigliere

 

L’ESTENSORE                                                                                                 IL PRESIDENTE

Diego Spampinato                                                                                              Ugo Di Benedetto

********************************************************************************************

Ricorso Tar Lombardia – Deliberazione regionale X6025_16 – 2017-02-21

 

 

Proposte di modifica alla bozza di decreto interministeriale di cui all’art. 2, comma 3, d.l. 25 marzo 2010, n. 40.

Le Organizzazioni Sindacali – S.A.Ta.M. – CLAAI/Unione Artigiani – T.A.M./ACAI hanno inviato ai ministeri competenti le proposte di modifica alla bozza di decreto interministeriale di cui all’art. 2, comma 3, d.l. 25 marzo 2010, n. 40.

On.le Dott. Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e  On.le Dott. Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico, le scriventi Associazioni Sindacali, in relazione alla bozza di decreto interministeriale di cui all’art. 2, comma 3, del d.l. 25 marzo 2010, n. 40, presentata nel corso dell’incontro del 22 marzo u.s. presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, avendo già sottolineato nel corso dell’incontro alcune criticità, allegata alla presente, Vi significano le proposte di modifica al testo.

Proposta Emendamenti  SATAM – CLAAI Unione Artigiani – T.A.M./ACAI

Proposta bozza di decreto attuativo – dl 40_10