Il documento pubblicato è solo una bozza della proposta di protocollo d’intesa inviata alla Prefettura e alla Pubblica Amministrazione da parte di SATAM, Unione Artigiani, TAM, Unica Cgil, Federtaxi, Lega Coop e Uritaxi… rimaniamo in attesa della prossima convocazione.
La nostra proposta
Protocollo d’intesa tra la Prefettura di Milano, il Comune di Milano e le Associazioni Sindacali di Categoria Taxi
Sulle procedure condivise per il controllo del trasporto pubblico non di linea e linee guida per il contrasto e repressione dell’abusivismo nel comparto.
PREMESSO
- che il fenomeno dell’abusivismo nel comparto del trasporto pubblico non di linea si presenta in forma “aggressiva”, alterando il settore regolamentato per legge;
- che il contrasto a tale fenomeno rappresenta per i soggetti firmatari del presente protocollo un obiettivo prioritario da perseguire attraverso l’implementazione di forme più incisive di collaborazione per l’individuazione degli strumenti più idonei ed efficaci, sia sul piano della prevenzione che sull’azione di repressione.
TUTTO CIO’ PREMESSO
le parti firmatarie del presente protocollo si impegnano a:
Articolo 1
Compiti e responsabilità
Il Comune di Milano, convinto che la lotta all’abusivismo necessiti di ferme e costanti azioni di contrasto e contemporaneamente di azioni tese a migliorare la conoscenza, adeguatezza e qualità del servizio taxi, si impegna a promuovere e tutelare il carattere pubblico del servizio TAXI, essenziale per lo spostamento dei cittadini milanesi e di tutte le persone che si trovano sul territorio di Milano, oltre che per il migliore sviluppo del sistema imprenditoriale e del lavoro nel territorio milanese provvedendo a realizzare le seguenti azioni:
A) diffondere messaggi e informazioni sul servizio taxi e sulle modalità di accesso, realizzando un’azione informativa verso la cittadinanza a sostegno del servizio regolare, attraverso gli strumenti comunicativi del Comune di Milano (sito internet, social network, spazi pubblicitari ad uso del comune di Milano) ed una apposita segnaletica informativa da prevedere in ogni parcheggio taxi;
B) integrare progressivamente le postazioni TAXI, laddove tecnicamente possibile in funzione di alcune necessità specifiche, anche orarie (a titolo esemplificativo in particolare davanti ad alcuni locali notturni) nonché ad assicurare una maggiore presenza di postazioni in prossimità degli hotel, in modo da garantire agli utenti un più semplice accesso al servizio;
C) potenziare l’attività di contrasto all’abusivismo secondo le seguenti modalità:
- Mantenere un costante controllo sulle attività illecite di trasporto persone, riguardanti l’adescamento della clientela presso le stazioni ferroviarie, aeroporti ed i poli turistici d’interesse, le modalità di acquisizione delle corse, nel rispetto delle prescrizioni a carico degli operatori del trasporto pubblico locale e l’esercizio della professione in assenza di autorizzazione comunale prescritta, che vengono esercitate anche mediante sistemi ed apparecchiature tecnologiche ed informatiche.
- Contrastare ogni abuso, a tutela dell’utenza e nel rispetto della legge vigente che regola il servizio di trasporto pubblico non di linea, aumentando l’efficacia dei controlli mediante strategie di indagine ed accertamento diversificate, attraverso il coordinamento tra le Unità specialistiche della Polizia Locale, che operano in materia di trasporto pubblico, nella disciplina commerciale (agenzie, mediatori, procacciatori), nella disciplina del lavoro (contrasto al lavoro nero dei conducenti), in materia fiscale (segnalazioni qualificate e accertamenti societari) e in ambito informatico (app e siti internet).
- Sviluppare specifici percorsi formativi per il personale qualificato di Polizia Locale, istruendolo sulle tipologie dei fenomeni di abusivismo e sulle metodologie di contrasto; tale personale verrà così impiegato autonomamente, in supporto e in affiancamento all’unità specialistica, affinché essi possano effettuare servizi in straordinario serale e notturno in potenziamento a quelli dell’unità specialistica soprattutto nelle giornate da giovedì a sabato compreso.
- Effettuare accertamenti mirati e qualificati nei confronti delle organizzazioni, delle società e delle strutture di coordinamento connesse all’esercizio illecito del trasporto persone, sia nazionali che di provenienza estera, in particolare ove esercitate per mezzo di applicativi informatici, al fine di contrastare non solo le attività illecite esercitate su strada, ma anche le fonti di procacciamento, diffusione e promozione dell’abusivismo.
- Costituire un canale di comunicazione e di interscambio di informazioni con report mensile tra le parti firmatarie del presente.
- Effettuare interventi mirati al controllo del servizio di noleggio con conducente in particolare fornito da operatori con autorizzazioni non dell’area milanese, anche attraverso le telecamere Area C, di Linate e Malpensa.
- Unitamente alle associazioni di categoria firmatarie a garantire un interscambio informativo tra le centrali del servizio radiotaxi, l’area del trasporto pubblico e gli uffici dell’unità specialistica della Polizia Locale, per individuare ogni violazione della normativa vigente e fornire informazioni dettagliate sulle situazioni di insicurezza in generale riscontrate dagli operatori del servizio taxi, in particolare sui fenomeni di abusivismo, al fine di consentire un intervento mirato degli operatori di Polizia Locale. Al riguardo, le parti si impegnano a promuovere una specifica attività di formazione anche del personale individuato dalle Centrali Radiotaxi per una maggiore e più efficace azione del sistema informativo predisposto.
D) istituire il comitato permanente di monitoraggio del servizio taxi, come previsto dall’art. 6, comma 1, lett. g) della Legge 4 agosto 2006, n. 248, composto da dirigenti e funzionari comunali, rappresentanti delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative e degli operatori di radiotaxi, rappresentanti delle associazioni degli utenti, finalizzato a favorire l’efficienza del servizio e ad orientare costantemente le modalità di svolgimento alla domanda effettiva, riservandosi all’esito dei lavori di tale commissione di attivare specifiche azioni per meglio soddisfare la domanda nel sistema aeroportuale lombardo.
La Prefettura di Milano si impegna a costituire un apposito tavolo tecnico con il coinvolgimento dei rappresentanti della Polizia Stradale, della Polizia Locale del Comune di Milano, della Motorizzazione Civile e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Milano-Lodi, allo scopo di individuare ogni utile soluzione per una corretta applicazione delle sanzioni previste dal Codice della Strada ed in particolare dagli art. 85 (sospensione/ritiro della carta di circolazione) e 86 (confisca del veicolo e sospensione della patente) stabilendo procedure operative che garantiscano l’efficacia e l’efficienza dei provvedimenti, nonché a monitorare il fenomeno dell’abusivismo sotto il profilo del rapporto di lavoro, con particolare riguardo al fenomeno del “lavoro nero”, in contrasto con quanto disposto dall’art .7 della vigente Legge quadro 21/92.
La Prefettura di Milano si impegna a costituire una Commissione Permanente congiunta con l’Amministrazione comunale di Milano, i rappresentanti istituzionali delle Forze dell’Ordine e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali finalizzata a monitorare, prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel comparto del trasporto persone non di linea.
La Prefettura di Milano si impegna altresì, a sensibilizzare i Sindaci di tutti i Comuni, sul rispetto delle disposizioni normative vigenti, a seguito delle segnalazioni della Polizia Locale di Milano concernenti le autorizzazioni di noleggio con conducente, oggetto di accertamento.
Le Organizzazioni Sindacali, si impegnano a partecipare al comitato permanente di monitoraggio del servizio di taxi, previsto dall’art. 6, comma 1, lett. g) della Legge 4 agosto 2006, n. 248, e alla costituenda Commissione Permanente congiunta, sopra richiamata, per il contrasto all’abusivismo nel comparto del trasporto persone non di linea.
Articolo 2
Monitoraggio attuazione protocollo
Le Parti congiuntamente si impegnano a monitorare e verificare, con cadenza almeno semestrale, lo stato di attuazione degli impegni assunti con il presente protocollo e la sua applicazione, per apportarvi le eventuali modifiche e gli aggiornamenti necessari al conseguimento degli obbiettivi indicati in premessa.
Articolo 3
Durata
Il presente accordo ha una durata di tre anni, a partire dalla data di sottoscrizione dello stesso, e potrà essere rinnovato con l’accordo di tutte le parti.
Milano, 19 giugno 2018