COMUNICATO SINDACALE

Le tariffe flessibili sono contro l’utenza e un regalo alle multinazionali!

 

Il servizio taxi per la sua natura di servizio pubblico mirante a rispondere al diritto alla mobilità (art. 16 Cost.) del cittadino, non può essere soggetto a quelle dinamiche d’asta tipiche del modello delle multinazionali e del noleggio con conducente, dominate da logiche profittuali di mercato e non dall’interesse pubblico. E proprio perchè servizio pubblico, non può essere equiparato al trasporto aereo o ferroviario.

Per questo, come rappresentanza dei lavoratori, ci dissociamo dalla proposta recentemente avanzata da un’associazione di radiotaxi, l’Unione Radiotaxi d’Italia (U.R.I.), di flessibilizzazione della tariffa amministrata dei taxi. Questa richiesta, è tanto più inopportuna, quanto più si consideri che essa sia una proposta ufficiale avanzata da tutte le multinazionali in sede europea e che, incredibilmente, anche l’Unione Radiotaxi d’Italia a suo tempo denunciò. Con tale proposta, si uscirebbe dalla logica del “taxi servizio pubblico”, con tariffe che durante la bassa domanda potrebbero anche scendere, così svilendo un lavoro gravato da precisi obblighi pubblicistici (obbligo di prestazione in primis), ma che inevitabilmente salirebbero durante le fasi di alta domanda, a danno sopratutto dell’utenza meno abbiente. E sarebbe altresì discriminatorio, sempre per l’utenza più debole, anziana o comunque meno digitalizzata, introdurre forme di differenziazione della tariffa a seconda dello strumento utilizzato per la richiesta taxi (app, telefonia, alzata di mano…).

Non è un caso che in nessun paese d’Europa sia prevista la flessibilizzazione tariffaria in funzione della domanda.

Diversamente, siamo più che favorevoli a incoraggiare forme di conoscibilità “a monte”, anche indicativa, della tariffa, in funzione dello spazio e del tempo. Non è un caso che già alcune app dei tassisti italiani prevedano questa funzione.

CLAAI Unione Artigiani – Fast Confsal – SATaM – TAM – Uritaxi – UTI

23_DL OMNIBUS Taxi_08.09 -DL 104 art. 3 del decreto OMNIBUS

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

VISTI gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

RITENUTA la straordinaria necessità e urgenza di intervenire su alcuni settori considerati strategici per il loro rilievo nel contesto economico-sociale del Paese, con particolare riguardo al settore del trasporto, delle tecnologie critiche e in materia di semiconduttori e microelettronica;

RITENUTA, in particolare, la straordinaria necessità e urgenza di adottare misure a tutela degli utenti dei servizi di trasporto areo, i quali, a causa dell’esponenziale aumento delle tariffe, non riescono, nei periodi di picco della domanda, a fruire dei servizi di continuità territoriale;

RITENUTA, altresì, la straordinaria necessità e urgenza di contenere gli effetti degli eventi eccezionali che hanno colpito la Regione Siciliana e la Regione Sardegna, prevedendo misure di sostegno ai viaggiatori e agli operatori del settore turistico e ricettivo;

RITENUTA la necessità e urgenza di adeguare, in relazione al rapido e imponente incremento dei flussi turistici in Italia, l’offerta del servizio pubblico locale non di linea;

RITENUTA, inoltre, la straordinaria necessità e urgenza di adottare prime misure per la tenuta e lo sviluppo della ricerca nel settore dei semiconduttori e della microelettronica anche al fine di ridurre la dipendenza in un settore che assume rilevanza strategica per il prossimo futuro;

CONSIDERATA, altresì, la straordinaria necessità di creare le condizioni e le premesse per il potenziamento dei servizi di connettività, in linea con le politiche di sviluppo tecnologico e industriale dell’Unione europea;

CONSIDERATA, in particolare, la necessità di adeguare i valori emissivi soglia a quelli ritenuti sicuri e non pregiudizievoli per la salute pubblica dalla normativa dell’Unione europea e dalle più recenti e accreditate indagini scientifiche, nel rispetto del principio di massima cautela;

CONSIDERATA la straordinaria necessità e urgenza di rilanciare le politiche industriali attraverso investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore della microelettronica e dei semiconduttori;

CONSIDERATA la necessità e urgenza di potenziare il servizio taxi per fronteggiare i deficit temporanei di offerta che stanno interessando i comuni nei quali si ravvisano problematiche connesse alla carenza ed inefficienza dei servizi di trasporto pubblico locale non di linea a fronte dell’incremento dell’afflusso turistico;

CONSIDERATA la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni finalizzate ad accelerare e semplificare la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche, indifferibili e urgenti, anche nell’ottica di favorire il potenziamento delle reti autostradali e di una maggiore efficienza dei rapporti concessori in essere;

CONSIDERATA la necessità e urgenza, correlata agli aumenti eccezionali dei carburanti e dei prodotti energetici, di intervenite in relazione all’individuazione della base di calcolo per aggiornamento annuale dei canoni di concessione da applicare ai concessionari delle aree gestite dalle Autorità di sistema portuale; CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni in materia di trasporto pubblico locale volti a consentire un tempestivo riparto delle risorse alle regioni;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni in materia ambientale volte a consentire la possibilità per le regioni di delegare le proprie funzioni in materia di bonifica dei siti e di smaltimento dei rifiuti agli enti locali;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni finanziarie in materia di incentivi per l’efficienza energetica degli edifici unifamiliari e di andamento del credito e del costo degli interessi;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni finalizzate alla realizzazione di investimenti relativi a opere pubbliche, ivi inclusi i progetti di investimento di infrastrutture ferroviarie finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) o da programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea al fine di garantire il rispetto del relativo cronoprogramma, nonché alla messa in sicurezza delle stesse.

VISTA la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 7 agosto 2023;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e dei Ministri delle imprese e del made in Italy, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del lavoro e delle politiche sociali, dell’interno, del turismo, per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, dell’economia e delle finanze, della salute, dell’ambiente e della sicurezza energetica;

EMANA

il seguente decreto-legge:

ART. 3

(Misure urgenti per far fronte alle carenze del sistema di trasporto taxi su gomma)

  1. Nelle more della ricognizione dei dati riguardanti la consistenza dei titoli abilitativi relativi agli autoservizi pubblici non di linea, connessa all’attuazione del decreto di cui all’articolo 10-bis, comma 3, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 febbraio 2019, n. 12, i comuni, in deroga a quanto previsto dall’articolo 8, comma 2, secondo periodo, della legge 15 gennaio 1992, n. 21, possono rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio di taxi per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale. Le licenze di cui al primo periodo, il cui numero è determinato in proporzione alle esigenze dell’utenza, hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata comunque non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici mesi per esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati di cui al primo periodo. Le predette licenze possono essere rilasciate esclusivamente in favore dei soggetti già titolari di licenze per l’esercizio del servizio di taxi ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della citata legge n. 21 del 1992 alla data di entrata in vigore del presente decreto, i quali possono valorizzarle mediante:
  2. a) l’affidamento, anche a titolo oneroso, a terzi, purché in possesso dei requisiti di cui all’articolo 6 della legge n. 21 del 1992;
  3. b) la gestione in proprio, anche secondo le modalità di cui all’articolo 10 della medesima legge n. 21 del 1992.

 

  1. Al fine di far fronte al consistente e strutturale incremento della domanda del servizio di trasporto pubblico locale non di linea, nelle more della ricognizione di cui al comma 1, i comuni capoluogo di regione, i comuni capoluogo sede di città metropolitane e i comuni sede di aeroporto internazionale sono autorizzati, in deroga alla procedura di cui all’articolo 37, comma 2, lettera m), secondo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 104, e ai principi di cui al punto 1) della lettera m) del medesimo articolo 37, comma 2, a incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20 per cento delle licenze già rilasciate, tramite un concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze da assegnare ai soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 6 della legge n. 21 del 1992. Il concorso straordinario di cui al primo periodo prevede, quale condizione obbligatoria per il rilascio della licenza, l’utilizzo di veicoli a basso livello di emissioni ricompresi nelle fasce 0-20, 21- 60 e 61-135 di g/km di CO2.
  2. Il contributo da versare ai fini dell’assegnazione della licenza è fissato da ciascun comune sulla base di una ricognizione del valore locale di mercato delle licenze per l’esercizio del servizio di taxi. Lo schema di bando, recante l’indicazione del contributo e le modalità di calcolo del medesimo, è trasmesso all’Autorità di regolazione dei trasporti per un preventivo parere. Trascorsi quindici giorni dalla ricezione dello schema senza che l’Autorità si sia pronunciata o abbia chiesto ulteriori elementi istruttori il comune può comunque procedere all’indizione del concorso straordinario. Il termine di cui al quarto periodo può essere interrotto dall’Autorità per una sola volta per esigenze di approfondimento istruttorio e decorre nuovamente dal momento di ricezione del riscontro da parte del comune. Il parere interlocutorio o definitivo emesso oltre il termine di legge è privo di ogni effetto. I proventi derivanti dal rilascio delle licenze aggiuntive confluiscono in un Fondo costituito presso ogni singolo comune e sono destinati integralmente a compensare i soggetti titolari di licenza per l’esercizio del servizio di taxi alla data di pubblicazione del bando.
  3. Ai soggetti vincitori del concorso di cui al comma 3 è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2024, ai fini dell’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni, ricompresi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2, da adibire al servizio taxi, un incentivo pari al doppio di quanto previsto per le medesime finalità dai provvedimenti attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34.
  4. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al 31 dicembre 2024, l’incentivo di cui al comma 4 per l’acquisto di veicoli non inquinanti è altresì riconosciuto:
  5. a) ai titolari di licenza taxi che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio;
  6. b) ai soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente, di cui all’articolo 3 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio.
  7. La misura di cui ai commi 4 e 5 è riconosciuta nel rispetto della normativa europea sugli aiuti in misura “de minimis”.
  8. Agli oneri di cui ai commi 4 e 5, si provvede, per gli anni 2023 e 2024, a valere sulle disponibilità delle risorse presenti in bilancio derivanti dai provvedimenti attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, mediante la previsione di una riserva sino al limite complessivo di 40 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024. Con i decreti del Presidente del Consigli dei ministri attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n.34, le misure di cui al comma 5 possono essere prorogate sino al 31 dicembre 2026.
  9. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, è stipulata apposita intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 9, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, per l’individuazione di soluzioni di regolazione del traffico e di corsie preferenziali nelle aree urbane, finalizzate ad accelerare la velocità commerciale dei servizi taxi, nonché per la realizzazione di aree di sosta, supportate dall’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, idonee a garantire un ordinato utilizzo del servizio specialmente nelle zone ad intenso traffico di passeggeri quali le stazioni ed aerostazioni, indicando contestualmente anche le risorse finanziare disponibili a legislazione vigente e già finalizzate agli scopi. Dalla stipula dell’intesa di cui al primo periodo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  10. Alla legge n. 21 del 1992, sono apportate le seguenti modificazioni:
  11. a) all’articolo 10, dopo il comma 5, sono aggiunti i seguenti: «5-bis. Al fine di assicurare per il servizio di taxi il tempestivo adeguamento ai livelli essenziali di offerta del servizio necessari all’esercizio del diritto degli utenti alla mobilità, ai titolari di licenze taxi è sempre consentito avvalersi di sostituti alla guida come seconde guide in turnazioni orarie aggiuntive diverse da quelle svolte dai titolari. I sostituti alla guida devono essere in possesso dei requisiti stabiliti all’articolo 6 e devono espletare l’attività in conformità alla vigente normativa. Si applicano le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 del presente articolo.

 

5-ter. Per le finalità di cui al comma 5-bis, il titolare di licenza presenta al comune entro il giorno precedente all’avvio del servizio con turnazione aggiuntiva, apposita comunicazione di inizio attività con allegata dichiarazione sostitutiva ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante la sussistenza dei requisiti di cui al comma 5-bis, almeno il giorno precedente all’avvio del servizio nella turnazione integrativa.

5-quater. I comuni garantiscono idonee forme di controllo circa l’effettivo svolgimento del servizio nei turni dichiarati.».

  1. b) all’articolo 6, comma 3, dopo le parole: «apposita commissione regionale» sono inserite le seguenti: «, con cadenza almeno mensile,»;
  2. All’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, le lettere a) e c) sono soppresse.

COMUICATO DEL SEGRETARIO S.A.Ta.M. EMILIO BOCCALINI

MILANO – MOBILITA’, BOCCALINI (TAXIBLU): DISPONIBILI AL CONFRONTO SU TUTTO, MA PARLARE SOLO DI LICENZE E’ UN ATTEGGIAMENTO IDEOLOGICO

 

“Non abbiamo alcun pregiudizio o posizioni predeterminate, non c’è contrarietà a nulla: chiediamo un tavolo di confronto con il Comune nell’ambito del quale si espongano i problemi e le criticità, e ogni soggetto coinvolto mette in campo quello che serve per far funzionare la mobilità nella città di Milano”.

Emilio Boccalini, vicepresidente di TAXIBLU, il maggior servizio Radio-TAXI di Milano, ha le idee chiare su quello che si potrebbe fare – e anche su cosa, invece, non si dovrebbe fare – per la mobilità cittadina. A partire proprio dal servizio taxi.

“Il fatto di ricondurre i tempi degli spostamenti e i problemi della mobilità a Milano – sottolinea Boccalini – esclusivamente al numero delle licenze e dei TAXI in circolazione, significa affrontare una questione seria in modo puramente ideologico. Il confronto deve essere totale, complessivo. Gli strumenti normativi per arrivare a una soluzione che riguardi anche i gestori dei TAXI (a partire dalla legge “Bersani”) ci sono e possono essere utilizzati. Ma serve chiarezza. E’ necessario che ogni soggetto, ad iniziare dal Comune, si assuma le proprie responsabilità”.

Boccalini evidenzia come il tema della mobilità e degli spostamenti sia strettamente collegato a diverse altre criticità: “Non vederle – dice – significa non voler affrontare il problema”.

Qualche esempio. “Milano è insicura – spiega Boccalini. Alcune linee del trasporto pubblico sono poco frequentate proprio per motivi di sicurezza. La gente ha paura e, se può, si affida ad altri mezzi di trasporto. Ma non solo. Il Comune ha deciso di cancellare i parcheggi a Niguarda e al Policlinico, colpendo le fasce più fragili, e quelli in San Babila, colpendo il turismo. Che dire poi dei parcheggi d’interscambio con il sistema di trasporto cittadino? Troppo pochi e mal strutturati. A Milano ce ne sono 4, e 2 di questi si trovano in Area B”.

“Milano si vuole collocare al pari delle grandi capitali europee – incalza il vicepresidente di TAXIBLU – ma in altre realtà internazionali le linee metropolitane non chiudono a mezzanotte, quando spesso i grandi eventi come i concerti terminano certamente dopo quell’ora. E non tutti hanno la possibilità di prendere un TAXI per tornare a casa. A Copenaghen, città molto simile a Milano per dimensioni, i mezzi pubblici funzionano anche nelle ore notturne”.

Boccalini evidenzia anche i numeri, inconfutabili, sull’utilizzo dei TAXI in città. “In alcune fasce della giornata – spiega – il 30 per cento delle vetture è libero. I tempi di attesa per una corsa variano dai 3 ai 4 minuti. Dal giovedì al sabato, dopo le 18, le vetture libere sono il 50 per cento. Molte di quelle impegnate sono bloccate nel traffico, causato da molti fattori, fra i quali le piste ciclabili che restringono le carreggiate. Perché questi numeri non vengono considerati dal Comune?”.

Come procedere, quindi, in questa situazione?

“Serve un monitoraggio serio da parte di Regione Lombardia, che metta in evidenza i dati reali e le relative criticità – aggiunge Boccalini – per poi dare vita ad un tavolo con le istituzioni che decida come intervenire attraverso un piano strategico a lungo termine. Almeno decennale. Noi siamo disponibili a collaborare come abbiamo sempre fatto,

purché si affrontino tutti i problemi legati alla circolazione e alla mobilità. Se, nell’ambito di questo confronto, dovesse emergere anche l’esigenza di rivedere il numero dei TAXI in servizio, siamo disponibili a ragionare. Ma l’analisi deve essere complessiva e non solo legata al numero delle licenze, che diventa così un alibi, un diversivo per coprire altri problemi, determinati da scelte quantomeno discutibili legate alla viabilità e ai servizi di trasporto pubblico”.

Un’ultima riflessione sull’aumento delle tariffe di Area C. “Applicare gli aumenti in questa fase non ha senso – conclude Boccalini –. Lo avrebbe a fronte di un piano per la mobilità ben strutturato, che consenta ai cittadini di utilizzare diverse opportunità di trasporto. Ma non è questo il caso, né il momento per attuare ulteriori maggiorazioni tariffarie”.

COMUNICATO STAMPA DEL 24 LUGLIO 2023

COMUNICATO STAMPA

“C’è un disegno in città atto a penalizzare i Taxi?”

Mentre divampa la campagna sul taxi introvabile, invece di dare sostegno al progetto di miglioramento del servizio con quelli che sono gli strumenti disponibili già contenuti nel decreto Bersani, l’Amministrazione Comunale limita la mobilità delle auto pubbliche con una viabilità sempre più limitata e una carenza di offerta del servizio autobus e tram bloccati a più riprese nel traffico e una metropolitana così poco Europea che viene da sempre chiusa poco dopo la mezzanotte così da pregiudicarne la disponibilità, proprio in questo momento di eccezionale domanda.

Nel giro di poco meno di due settimane, Palazzo Marino ha addirittura annullato senza preavviso, tre posteggi taxi di massima importanza in pieno centro storico .
il giorno dell’inaugurazione della stazione San Babila della nuova M4 è stato cancellato definitivamente il posteggio taxi all’imbocco di corso Monforte sostituendolo con una doppia pista ciclabile così che ancora oggi numerosi utenti sostano in corso Monforte inconsapevoli della “sparizione” .
Pochi giorni dopo, sempre senza nessun preavviso è stata la volta del posteggio davanti all’Ospedale Policlinico in via Francesco Sforza.
Poi è toccato al posteggio di piazza XXIV Maggio, sacrificato per fare posto a un inspiegabile cantiere (per il quale non siamo stati nemmeno informati) e infine, ormai da qualche mese, è sparito anche il posteggio davanti all’ingresso dell’ospedale di Niguarda.

Con una velocità commerciale che inchioda i taxi a meno di 15km/h di media, una più giusta distribuzione’ dei posteggi potrebbe rappresentare una soluzione, anche se è palese che ciò non sembra essere un punto d’interesse per l’Amministrazione Comunale.
Il taxi, servizio pubblico da piazza, dovrebbe (e potrebbe) essere più facilmente reperibile nelle strade metropolitane e nei punti di maggior interesse commerciale e/o turistico della città. Al contrario, ci ritroviamo con posteggi cancellati, assenza di sanzioni per i molti privati che lasciano l’auto ad occuparsi rendendoli inagibili e appunto provvedimenti viabilistici che ci in gabbiano nel traffico.

Elencato ed esposto il tutto, una domanda ci sorge spontanea : si vuole forse rendere il mezzo taxi meno efficiente per giustificarne così la liberalizzazione?
Su questo punto massima fermezza: faremo tutto quanto serve per risolvere i problemi che ci competono, ma non arretreremo di un passo sulla tutela del lavoro, consapevoli del fatto che il vero obiettivo di tanta attenzione ai taxi attraverso il violento linciaggio mediatico a cui viene quotidianamente sottoposto è il volerne smantellare l’attuale sistema strizzando l’occhio ad un tipo di business che nulla c’entra con il servizio pubblico ma sfrutta utenti e lavoratori come già accaduto in altri comparti.

Milano, 24 luglio 2023

Le Associazioni Sindacali
TAM – Unione Artigiani – Satam – Federtaxi CISAL Milano – ACAI Taxi – Unica CGIL Milano
RADIOTAXI 028585 – RADIOTAXI 024040

COMUNICATO ALLA CATEGORIA

Relazione SATaM della Commissione Monitoraggio odierna.
Nel pomeriggio si è svolto l’incontro con l’assessora Censi nella Commissione Monitoraggio Taxi del Comune di Milano, nella quale sono state presentate le Loro analisi dei risultati ottenuti con la “revisione turni” e l’apertura dell’avviso per “collaborazioni familiari” con turno integrativo.
La loro analisi ha evidenziato uno scarso risultato, con lo svuotamento delle presenze di taxi al pomeriggio, senza un aumento delle presenze taxi nelle ore serali, oltre a pesentare il dato di incremento delle “collaborazioni familiari” a 16 ore con più di novanta nuove Imprese.
Se anche la nostra analisi, sul limitare la griglia turni, aveva evidenziato un “obiettivo mancato”, il risultato dell’aumento di 92 turni integrativi è da Noi ritenuto soddisfacente, anche in relazione che è un risultato conseguito in poco più di 60 gg. Concessi per iscrivere gli stessi Collaboratori.
Comunque sulla scorta delle analisi, anche l’assessora Censi ha confermato le parole del sindaco Sala, prevedendo di avviare l’iter per ottenere da Regione Lombardia un incremento del contingente taxi, ossia nuove licenze che l’A.C. vorrebbe assegnare gratuitamente.
Tutte le OO.SS. hanno evidenziato le inadempienze di questa Amministrazione che pongono in seria difficoltà il Servizio Taxi, inadempiente su Sicurezza, Velocità Commerciale e Corsie Preferenziali, Posteggi e controllo degli stessi e la mancanza di una viabilità dedicata e non di livello europeo oltre a Servizi di Trasporto Pubblico di Linea a livello europeo come efficienza e presenza nelle ore serali, notturne ed in presenza di eventi.
Abbiamo comunque proposto all’Assessora, prima di valutare l’emissione di licenze, di valutare quelle iniziative che sin da subito stanno e danno risposta immediata all’anomala richiesta di servizio di questo periodo, presentando le richieste di:
1) Mantenere attiva sine die l’apertura del turno di 16:oo ore ai Collaboratori familiari, senza vincoli di foto e prima fascia/seconda fascia;
2) Non avendo ad oggi ottenuto una calendarizzazione dei turni liberi necessari per aumentare le presenze taxi in determinati frangenti, come richiesto e promesso da marzo scorso, l’istituzione di un turno libero fisso nei W.E. dalle ore 18:oo di ogni prossimo venerdì sino alle ore 24:oo di ogni prossima domenica;
3) Ripristino della “griglia turni Regionale” completa la cui rimodulazione è risultata inefficacie, con unico risultato di scompigliare la vita di oltre 1.000 nostre famiglie.
– Queste posizioni e proposte saranno l’inizio e la base del confronto con l’A.C. e le altre OO.SS.
– Grazie E un Buon Lavoro a tutti Noi – S.A.Ta.M.27722:52

 

POSTEGGIO TAXI MONFORTE

In merito agli stalli taxi presenti precedentemente in Corso Monforte, scusandosi per il mancato preavviso, si comunica che gli stessi sono stati riposizionati in via Borgogna.
Il tratto individuato per gli stalli è quello sul lato della strada con i numeri civici dispari compreso tra via Cino del Duca e via Anselmo Ronchetti. Tale posizione permette di dirigersi in tutte le direzioni: dritto in via Pietro Mascagni, a destra o a sinistra in via Uberto Visconti di Modrone e inoltre, svoltando a sinistra su via Anselmo Ronchetti, è possibile tornare in corso Monforte e proseguire in direzione Piazza San Babila.
Si conferma che i lavori sono stati eseguiti e che tali stalli sono già utilizzabili per il servizio taxi.

Si chiede cortesemente di dare massima diffusione a tutta la categoria.

UN GRAZIE AI COLLEGHI

Grazie a tutti questi Colleghi:

Sino ad ora abbiamo raccolto questo aiuto per i Colleghi di Ravenna: euro 2.320,00.

La nostra raccolta, come il nostro sostegno alla Romagna, proseguirà.

Purtroppo ci rendiamo conto che non possiamo noi risolvere i problemi di un siffatto disastro ambientale e che serviranno mesi, se non anni, per porre rimedio a tutto ciò.

Restiamo, e continueremo a restare, vicino ai Colleghi che ancora oggi non possono svolgere l’attività.

Il nostro impegno deve continuare.