COMUNICATO AI SOCI DEL 18 OTTOBRE 2023

Rapporto elaborato a seguito della riunione della Commissione Monitoraggio del Comune di Milano del giorno 17.10.23

Si è tenuta oggi la Commissione Monitoraggio del comune di Milano presso il Municipio 4.
Siamo stati invitati per ascoltare quanto la Giunta ha volontà di fare per migliorare il servizio taxi, attraverso le parole della assessora Censi e dei Direttori dei due settori che governano il nostro servizio.
Le certezze, percepite dalle parole della Assessora, sono che la Giunta ha volontà di percorrere la strada aperta dalla conversione nella Legge 136 del D.L. Asset nr.104 emettendo a breve un bando oneroso di cui non hanno comunicato né il valore richiesto, né il numero di licenze messe a bando.
Uniche cose comunicate sono state:
che il numero di licenze messe a Bando, comprese nel valore massimo del 20% permesso dalla nuova legge, è stabilito dalla Giunta in una delle prossime sedute;
che nel Bando vi è l’obbligo di conoscere le lingue straniere;
che la percentuale, eguale a un minimo del 10% di licenze rispetto al valore totale del numero messo a bando, sarà assegnata attivando una vettura idonea al servizio Disabili;
che una ulteriore percentuale, eguale a un minimo del 20% di licenze (sempre rispetto al valore totale) sarà assegnata attraverso l’accettazione a espletare il servizio nei picchi di domanda inevasa (stabiliti nel Bando stesso).
L’accettazione di queste condizioni di servizio per cinque anni permetterà, al partecipante al Bando, di ottenere uno sconto, differenziato per condizione, rispetto al valore che sarà definito (oggi ancora non conosciuto) dalla Giunta:
salvo l’obbligo di conoscere una lingua straniera;
sarà concesso uno sconto del 20% all’attivazione di una vettura per disabili;
sarà concesso uno sconto del 30% all’accettazione di espletare il servizio nei turni rispondenti ai picchi di domanda inevasa o comunque inseriti e definiti dal Comune nel Bando stesso.
A seguito delle ripetute segnalazioni da parte dei sindacalisti presenti, della possibilità di compensare attraverso l’attivazione delle II Guide, l’assessora Censi si è detta convinta della possibilità di compensare queste all’emissione di un minor numero di licenze, se queste funzioneranno e se si trova una forma regolamentata, e possibilmente contingentata, delle stesse. Per questo ha invitato i Sindacati, a fornire entro la prossima settimana osservazioni, per regolamentare, e candidature, per iniziare a definire la possibile risposta dei Titolari all’attivazione di queste.
Sicuramente non ha permesso a noi di confrontarci sulle reali motivazioni alla base della necessità di aumentare le licenze taxi: andando a ridurre il servizio pubblico di linea, la nostra velocità e non spiegando come è stato elaborato quel numero (analisi di dati reali e non sensazioni trasmesse attraverso social e influencer. In sintesi non permettendoci di ritenerci soddisfatti e tranquillizzati da questo incontro.
Proseguiremo a vigilare sulle azioni della Amministrazione ed a informare i Colleghi.

COMUNICATO ALLA CATEGORIA DEL 17 OTTOBRE 2023

In serata si è tenuta la riunione con il Comune di Milano in merito agli sviluppi del decreto asset.
L’assessora Censi ci ha comunicato che Comune di MILANO è intenzionato ad usufruire della possibilità di istituire un bando straordinario per l’emissione di nuove licenze fino a un massimo del 20% della flotta.
Purtroppo, pur avendo fatto domande precise, non siamo riusciti a conoscere il numero di licenze che il Comune vorrà mettere a bando e neanche il valore a titolo oneroso delle stesse licenze.
Il Comune di MILANO ci ha fatto intendere che terrà anche conto di quante richieste di seconde guide verranno nel frattempo richieste.
Non siamo soddisfatti dell’incontro, non c’è stato un vero confronto e soprattutto il Comune Di Milano continua a non spiegarci per quale motivo sta ritenendo oggi congruo il numero di 960 licenze, senza elementi oggettivi a supporto, quando solo due anni fa riteneva congruo un numero di 450.
Ci attiveremo a breve anche con i nostri legali per controllare che le procedure di bando siano attinenti alle disposizioni di legge senza ledere i diritti della categoria.
Sarà come sempre nostra cura tenervi aggiornati in merito agli sviluppi di questa vertenza.

TAM, Unione Artigiani, ACAI Milano, Satam.

COMUNICATO ALLA CATEGORIA DEL 9 OTTOBRE 2023

In data 4 ottobre 2023 si è tenuto un incontro con le associazioni nazionali di rappresentanza del settore taxi per valutare l’impatto dell’articolo 3 del cosiddetto “Decreto Asset” ed assumere una posizione politico-sindacale di tipo unitaria.
Le Associazioni scriventi sono ad esprimere una valutazione negativa su un provvedimento scritto forse sull’impulso emotivo dettato da un’attacco mediatico senza precedenti, interrompendo un inizio di confronto che avrebbe dovuto portare al completamento della Legge 02/19 con l’emanazione dei Decreti Attuativi e il DPCM per la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche.

Pensiamo che il “Decreto Asset”
necessiti di una rimeditazione, per evitare distorsioni nel Servizio Pubblico non di LInea.
Su questo punto ci siamo fatti portavoce di diverse richieste di intervento, con diversi emendamenti presentati e purtroppo non approvati.

Il testo di legge appena convertito non risolve in maniera incontrovertibile nessun problema così pur apprezzando l’idea di “sburocratizzare” riteniamo troppo rischioso il DL per le motivazioni che già tutti conoscete per i quali, in vista anche dell’adozione degli agognati decreti attuativi su REN, piattaforme tecnologiche di intermediazione e foglio di servizio, abbiamo chiesto l’urgente convocazione di un tavolo con i Ministri competenti, allo scopo di porre rimedio a quanto segnalato e poter affrontare i prossimi interventi tentando di concertare i contenuti, motivo per cui NON SAREMO A PARTECIPARE ALLO SCIOPERO DI DOMANI.

ACAI, CLAAI Unione Artigiani, CNA FITA Taxi, Legacoop Produzione e Servizi, SATAM, SITAN, TAM, Unica CGIL, Unimpresa Mobilità

COMUNICATO ALLA CATEGORIA 5 OTTOBRE 2023

Comunicato agli Associati

LA SPINTA MEDIATICA, che ci ha visti coinvolti in questi ultimi mesi, aveva un solo obbiettivo; colpire il SISTEMA TAXI per indebolirlo e creare ulteriori spazi ad altri soggetti per destrutturare il servizio.
Per fare ciò c’era bisogno di una campagna denigratoria fortissima contro i tassisti italiani.
Si è evitato di mettere l’accento sul traffico congestionato, di menzionare le scelte scellerate di queste amministrazioni in tema di viabilità e si è coperta la grave assenza e inefficienza del Trasporto Pubblico di Linea.
A Milano l’azienda di trasporti (ATM) non ha autisti e riduce le corse giornaliere e serali lasciando la gente in ATTESA, la rete metropolitana, diversamente dalle più moderne capitali Europee, chiude nelle ore notturne lasciando solo il trasporto TAXI a sopperire alle mancanze del TPL.
Tutta questa inefficienza, accompagnata anche al grande tema della sicurezza, porta i cittadini a preferire un sistema decisamente più comodo e sicuro, anche se più costoso, come quello delle autopubbliche, trasporto non sovvenzionato e sostenuto da soldi pubblici.
Le autopubbliche (Taxi), come abbiamo ricordato più volte sono un servizio di trasporto complementare e di supporto al trasporto di linea e NON sostitutivo dello stesso.
Per rispondere alla presunta emergenza , si scrive di gran fretta un Decreto Legge che inserisce provvedimenti che portano come prima conseguenza al fatto che la programmazione dei numeri non sarà più in mano alle amministrazioni locali ma alle convenienze economiche dei singoli.
Un passaggio legislativo che al momento lascia scontenti, utenti, tassisti e amministrazioni locali.
Fortunatamente l’impianto legislativo della Legge Quadro che Governa il nostro servizio è ancora presente .
Per queste ragioni riteniamo necessario continuare il confronto con il Governo e chiarirne alcuni aspetti.
Sappiamo che il vero confronto con il Governo si svolgerà sull’attuazione del DPCM e Decreti Attuativi (menzionati nella 12/19) di riforma del comparto; progetti che sono stati uno degli slogan della campagna elettorale.
Attendiamo in tempi brevi l’apertura del confronto e nel frattempo abbiamo mandato un ulteriore sollecito al Ministero competente per chiudere questa partita aperta da ben quattro anni.
TAM, SATaM, Unione Artigiani, ACAI Milano.

COMUNICATO ALLA CATEGORIA DEL 2 OTTOBRE 2023

Oggi 2 ottobre si è tenuta una riunione intersindacale alla presenza di tutte le Sigle della Rappresentanza Taxi Milanese, per poter valutare nel merito ciò che sembrerebbe essere il Decreto Legge in attuazione al Governo.
Le sigle presenti hanno condiviso all’unisono perplessità e preoccupazioni in merito alla disposizione legislativa che si sta attuando e che terrà conto solo in minima parte delle modifiche da noi proposte in fase di confronto.
Nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore confronto a livello Nazionale con altre Sigle di Rappresentanza e verranno al più presto prese delle decisioni in merito.
Sarà nostra cura, appena terminato il confronto, fornire un aggiornato alla Categoria.

ACAI TAXI, TAM, SATaM, UNIONE ARTIGIANI/CLAAI, FEDERTAXI CISAL, UGL TAXI MILANO, UNICA CGIL TAXI MILANO, TAXI ÉLITE, T. ASSO, URITAXI MILANO

Comunicato ai soci del 11 settembre 2023

Comunicazione ai soci.
SATaM non ha organizzato presidi, manifestazioni o fermo del servizio per la giornata odierna 11/9
Non riteniamo, alla data odierna, indire una protesta, ritenendo maggiormente utile in questo momento proseguire i contatti con il Governo e le altre Istituzioni.
Come sempre vi terremo aggiornati in merito agli sviluppi del Decreto e altro.

23_DL OMNIBUS Taxi_08.09 -DL 104 art. 3 del decreto OMNIBUS

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

VISTI gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

RITENUTA la straordinaria necessità e urgenza di intervenire su alcuni settori considerati strategici per il loro rilievo nel contesto economico-sociale del Paese, con particolare riguardo al settore del trasporto, delle tecnologie critiche e in materia di semiconduttori e microelettronica;

RITENUTA, in particolare, la straordinaria necessità e urgenza di adottare misure a tutela degli utenti dei servizi di trasporto areo, i quali, a causa dell’esponenziale aumento delle tariffe, non riescono, nei periodi di picco della domanda, a fruire dei servizi di continuità territoriale;

RITENUTA, altresì, la straordinaria necessità e urgenza di contenere gli effetti degli eventi eccezionali che hanno colpito la Regione Siciliana e la Regione Sardegna, prevedendo misure di sostegno ai viaggiatori e agli operatori del settore turistico e ricettivo;

RITENUTA la necessità e urgenza di adeguare, in relazione al rapido e imponente incremento dei flussi turistici in Italia, l’offerta del servizio pubblico locale non di linea;

RITENUTA, inoltre, la straordinaria necessità e urgenza di adottare prime misure per la tenuta e lo sviluppo della ricerca nel settore dei semiconduttori e della microelettronica anche al fine di ridurre la dipendenza in un settore che assume rilevanza strategica per il prossimo futuro;

CONSIDERATA, altresì, la straordinaria necessità di creare le condizioni e le premesse per il potenziamento dei servizi di connettività, in linea con le politiche di sviluppo tecnologico e industriale dell’Unione europea;

CONSIDERATA, in particolare, la necessità di adeguare i valori emissivi soglia a quelli ritenuti sicuri e non pregiudizievoli per la salute pubblica dalla normativa dell’Unione europea e dalle più recenti e accreditate indagini scientifiche, nel rispetto del principio di massima cautela;

CONSIDERATA la straordinaria necessità e urgenza di rilanciare le politiche industriali attraverso investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore della microelettronica e dei semiconduttori;

CONSIDERATA la necessità e urgenza di potenziare il servizio taxi per fronteggiare i deficit temporanei di offerta che stanno interessando i comuni nei quali si ravvisano problematiche connesse alla carenza ed inefficienza dei servizi di trasporto pubblico locale non di linea a fronte dell’incremento dell’afflusso turistico;

CONSIDERATA la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni finalizzate ad accelerare e semplificare la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche, indifferibili e urgenti, anche nell’ottica di favorire il potenziamento delle reti autostradali e di una maggiore efficienza dei rapporti concessori in essere;

CONSIDERATA la necessità e urgenza, correlata agli aumenti eccezionali dei carburanti e dei prodotti energetici, di intervenite in relazione all’individuazione della base di calcolo per aggiornamento annuale dei canoni di concessione da applicare ai concessionari delle aree gestite dalle Autorità di sistema portuale; CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni in materia di trasporto pubblico locale volti a consentire un tempestivo riparto delle risorse alle regioni;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni in materia ambientale volte a consentire la possibilità per le regioni di delegare le proprie funzioni in materia di bonifica dei siti e di smaltimento dei rifiuti agli enti locali;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni finanziarie in materia di incentivi per l’efficienza energetica degli edifici unifamiliari e di andamento del credito e del costo degli interessi;

CONSIDERATA la necessità ed urgenza di adottare disposizioni finalizzate alla realizzazione di investimenti relativi a opere pubbliche, ivi inclusi i progetti di investimento di infrastrutture ferroviarie finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) o da programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea al fine di garantire il rispetto del relativo cronoprogramma, nonché alla messa in sicurezza delle stesse.

VISTA la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 7 agosto 2023;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e dei Ministri delle imprese e del made in Italy, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, del lavoro e delle politiche sociali, dell’interno, del turismo, per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, dell’economia e delle finanze, della salute, dell’ambiente e della sicurezza energetica;

EMANA

il seguente decreto-legge:

ART. 3

(Misure urgenti per far fronte alle carenze del sistema di trasporto taxi su gomma)

  1. Nelle more della ricognizione dei dati riguardanti la consistenza dei titoli abilitativi relativi agli autoservizi pubblici non di linea, connessa all’attuazione del decreto di cui all’articolo 10-bis, comma 3, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 febbraio 2019, n. 12, i comuni, in deroga a quanto previsto dall’articolo 8, comma 2, secondo periodo, della legge 15 gennaio 1992, n. 21, possono rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio di taxi per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale. Le licenze di cui al primo periodo, il cui numero è determinato in proporzione alle esigenze dell’utenza, hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata comunque non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici mesi per esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati di cui al primo periodo. Le predette licenze possono essere rilasciate esclusivamente in favore dei soggetti già titolari di licenze per l’esercizio del servizio di taxi ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della citata legge n. 21 del 1992 alla data di entrata in vigore del presente decreto, i quali possono valorizzarle mediante:
  2. a) l’affidamento, anche a titolo oneroso, a terzi, purché in possesso dei requisiti di cui all’articolo 6 della legge n. 21 del 1992;
  3. b) la gestione in proprio, anche secondo le modalità di cui all’articolo 10 della medesima legge n. 21 del 1992.

 

  1. Al fine di far fronte al consistente e strutturale incremento della domanda del servizio di trasporto pubblico locale non di linea, nelle more della ricognizione di cui al comma 1, i comuni capoluogo di regione, i comuni capoluogo sede di città metropolitane e i comuni sede di aeroporto internazionale sono autorizzati, in deroga alla procedura di cui all’articolo 37, comma 2, lettera m), secondo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 104, e ai principi di cui al punto 1) della lettera m) del medesimo articolo 37, comma 2, a incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20 per cento delle licenze già rilasciate, tramite un concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze da assegnare ai soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’articolo 6 della legge n. 21 del 1992. Il concorso straordinario di cui al primo periodo prevede, quale condizione obbligatoria per il rilascio della licenza, l’utilizzo di veicoli a basso livello di emissioni ricompresi nelle fasce 0-20, 21- 60 e 61-135 di g/km di CO2.
  2. Il contributo da versare ai fini dell’assegnazione della licenza è fissato da ciascun comune sulla base di una ricognizione del valore locale di mercato delle licenze per l’esercizio del servizio di taxi. Lo schema di bando, recante l’indicazione del contributo e le modalità di calcolo del medesimo, è trasmesso all’Autorità di regolazione dei trasporti per un preventivo parere. Trascorsi quindici giorni dalla ricezione dello schema senza che l’Autorità si sia pronunciata o abbia chiesto ulteriori elementi istruttori il comune può comunque procedere all’indizione del concorso straordinario. Il termine di cui al quarto periodo può essere interrotto dall’Autorità per una sola volta per esigenze di approfondimento istruttorio e decorre nuovamente dal momento di ricezione del riscontro da parte del comune. Il parere interlocutorio o definitivo emesso oltre il termine di legge è privo di ogni effetto. I proventi derivanti dal rilascio delle licenze aggiuntive confluiscono in un Fondo costituito presso ogni singolo comune e sono destinati integralmente a compensare i soggetti titolari di licenza per l’esercizio del servizio di taxi alla data di pubblicazione del bando.
  3. Ai soggetti vincitori del concorso di cui al comma 3 è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2024, ai fini dell’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni, ricompresi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2, da adibire al servizio taxi, un incentivo pari al doppio di quanto previsto per le medesime finalità dai provvedimenti attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34.
  4. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al 31 dicembre 2024, l’incentivo di cui al comma 4 per l’acquisto di veicoli non inquinanti è altresì riconosciuto:
  5. a) ai titolari di licenza taxi che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio;
  6. b) ai soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente, di cui all’articolo 3 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio.
  7. La misura di cui ai commi 4 e 5 è riconosciuta nel rispetto della normativa europea sugli aiuti in misura “de minimis”.
  8. Agli oneri di cui ai commi 4 e 5, si provvede, per gli anni 2023 e 2024, a valere sulle disponibilità delle risorse presenti in bilancio derivanti dai provvedimenti attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, mediante la previsione di una riserva sino al limite complessivo di 40 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024. Con i decreti del Presidente del Consigli dei ministri attuativi dell’articolo 22 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n.34, le misure di cui al comma 5 possono essere prorogate sino al 31 dicembre 2026.
  9. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, è stipulata apposita intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell’articolo 9, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, per l’individuazione di soluzioni di regolazione del traffico e di corsie preferenziali nelle aree urbane, finalizzate ad accelerare la velocità commerciale dei servizi taxi, nonché per la realizzazione di aree di sosta, supportate dall’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, idonee a garantire un ordinato utilizzo del servizio specialmente nelle zone ad intenso traffico di passeggeri quali le stazioni ed aerostazioni, indicando contestualmente anche le risorse finanziare disponibili a legislazione vigente e già finalizzate agli scopi. Dalla stipula dell’intesa di cui al primo periodo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  10. Alla legge n. 21 del 1992, sono apportate le seguenti modificazioni:
  11. a) all’articolo 10, dopo il comma 5, sono aggiunti i seguenti: «5-bis. Al fine di assicurare per il servizio di taxi il tempestivo adeguamento ai livelli essenziali di offerta del servizio necessari all’esercizio del diritto degli utenti alla mobilità, ai titolari di licenze taxi è sempre consentito avvalersi di sostituti alla guida come seconde guide in turnazioni orarie aggiuntive diverse da quelle svolte dai titolari. I sostituti alla guida devono essere in possesso dei requisiti stabiliti all’articolo 6 e devono espletare l’attività in conformità alla vigente normativa. Si applicano le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 del presente articolo.

 

5-ter. Per le finalità di cui al comma 5-bis, il titolare di licenza presenta al comune entro il giorno precedente all’avvio del servizio con turnazione aggiuntiva, apposita comunicazione di inizio attività con allegata dichiarazione sostitutiva ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante la sussistenza dei requisiti di cui al comma 5-bis, almeno il giorno precedente all’avvio del servizio nella turnazione integrativa.

5-quater. I comuni garantiscono idonee forme di controllo circa l’effettivo svolgimento del servizio nei turni dichiarati.».

  1. b) all’articolo 6, comma 3, dopo le parole: «apposita commissione regionale» sono inserite le seguenti: «, con cadenza almeno mensile,»;
  2. All’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, le lettere a) e c) sono soppresse.